Alcune delle domande che mi sono costantemente chiesta da quando sono vegana sono: dovrei continuare a indossare gli indumenti e gli accessori che avevo in pelle? Dovrei decidere di non acquistare prodotti usati che contengono materiali animali? Dovrei supportare un brand ecosostenibile che utilizza tessuti animali riciclati? La risposta è: non lo so.

Vi ho parlato della mia scelta di tenere alcune cose in pelle, ma non vi ho mai parlato del resto. Ho pensato di approfondire il discorso analizzando entrambi i punti di vista.

Dovrei indossare tessuti animali di seconda mano o riciclati?

Pensare che i vegani non possano indossare tessuti animali di seconda mano perché non utilizzano prodotti di origine animale significa appigliarsi solo alla definizione di “vegano”.

In questo caso, non si tiene conto della realtà del mondo in cui viviamo, che è decisamente non vegano e non si comprende bene la ragione per cui la maggior parte dei vegani sono vegani.

Essere vegani significa non voler sostenere o essere parte della crudeltà e dello sfruttamento degli animali. Indossare tessuti animali di seconda mano significa non contribuire in prima persona a creare domanda per quei tessuti. L'acquisto di un capo di pelle vintage, per esempio, non contribuisce direttamente alla morte di uno o più animali. Acquistare pelle nuova di zecca significherebbe creare una domanda che acquistare pelle di seconda mano non crea.

Acquistare oggetti di seconda mano, quando bisogna acquistare qualcosa, è sempre la scelta migliore, indipendentemente dal tessuto o materiale con cui sono prodotti. I costi dei materiali, il packaging, la spedizione di un prodotto nuovo hanno un impatto diverso sia sugli animali che sul pianeta.

Potrebbe non piacerti indossare materiali animali perché potresti sentirti a disagio con l’idea di indossare qualcosa che proviene da un animale morto, ma è una questione di ciò con cui ti senti a tuo agio tu – non è una motivazione valida per cui gli altri vegani non dovrebbero indossare materiali animali di seconda mano o riciclati.

No

I tessuti animali sono prodotti animali. Per definizione, i vegani non usano prodotti di origine animale: indossare tessuti animali, di seconda mano o meno, non è tecnicamente vegano.

Indossarli fa trasparire l’idea che sia desiderabile o accettabile usare animali per l’abbigliamento, indipendentemente da dove o come hai avuto il tuo capo. Se, per esempio, indossi la pelle, diventi un simbolo di accettazione degli oggetti realizzati con quel materiale.

Il tuo oggetto potrebbe essere di seconda mano, ma altri potrebbero essere influenzati ad acquistare nuovi capi derivati dagli animali perché gli piacciono i tuoi. I vegani che indossano la pelle confonderanno gli altri su ciò che rappresenta il veganismo.

È abbastanza difficile convincere la maggior parte delle persone a capire cos'è il veganismo a prescindere, se i vegani vanno in giro indossando la pelle, allora la nostra causa diventa più difficile da capire.

Al giorno d’oggi ci sono molti fantastici capi di abbigliamento e accessori realizzati con materiali sintetici o naturali non animali. Anche se acquisti di seconda mano dovresti essere in grado di trovare una versione veramente vegana di ciò che desideri.

La pelle, per esempio, è comunque la pelle di un animale morto. Come può un vegano sentirsi a proprio agio nell’indossarlo sapendo da dove viene e la crudeltà che quegli animali hanno dovuto sopportare?

Un non vegano può evitare di acquistare un nuovo articolo in pelle se ne ha più di seconda mano a disposizione. Evitando di acquistare pelle di seconda mano, puoi indirettamente contribuire alla diminuzione della domanda di nuova pelle da produrre, quindi di più animali da far soffrire. Se erediti un capo di abbigliamento in pelle, puoi donarlo a un negozio di beneficienza: questa è una scelta etica e vegana. Non possiedi più un prodotto animale e hai dato un contributo positivo a una causa degna.

In conclusione, non so quale delle due opinioni sia quella che mi rispecchia di più.

17 marzo 2021 — Vittoria Tomassini
Tag: vegano